Auto elettriche, la Germania vuole incrementare le colonnine di ricarica private: il nuovo piano di aiuti legato a fotovoltaico e accumulatori


In Germania dal 26 settembre sarà possibile accedere tramite l’Istituto Pubblico di Credito per la Ricostruzione (Kreditanstalt für Wiederaufbau – KfW) a nuovo finanziamento per strutture private ricaricare dal auto elettrica. Molti automobilisti, infatti, hanno già beneficiato del primo programma dell’autunno 2020, già scaduto, per dotarsi di prese di ricarica a muro nel loro residenze – wallbox – con ausili fino a 900euro.

Per la progressiva scomparsa del premio per l’acquisto delle auto elettriche e per le possibilità di ricarica non capillare, in Germania si preferiscono ancora quelle auto a benzina. Solo nel mese di agosto un quinto delle auto di nuova immatricolazione erano elettriche. Il Ministero dei Trasporti tedesco intende porre rimedio a questo con a nuovo programma di finanziamento dotato di fondi per 500 milionicome anticipato da ARDche ora miriamo a promuovere insieme abitazioni private tre elementi dell’infrastruttura elettrica: colonnine di ricarica per le auto, pannelli fotovoltaici e accumulatori di corrente. La somma massima di 10.200 euro verrà riconosciuto a chi usa la propria auto elettrica anche come sistema carico bidirezionaleutilizzerà cioè l’accumulatore della sua automobile anche per trasferire la carica in eccesso nella rete elettrica o peralimentazione elettrica domestica. In caso contrario il finanziamento individuale massimo ammonterà a 9.600 euro.

Tuttavia, il prerequisito per accedere ai fondi sarà che tutte e tre le tecnologie siano acquistate nuove insieme e che siano di proprietà un’automobile elettricoo sono in attesa della sua consegna. Dovrà poi essere utilizzata l’energia elettrica proveniente dall’impianto fotovoltaico principalmente per ricaricare l’auto. Gli esperti stimano che i privati ​​con il finanziamento riusciranno ancora a coprire circa un quarto dell’investimento. Il ministro Volker Wissing (Fdp), con questa strategia vuole migliorare il cattivo equilibrio climatico dell’ settore dei trasporti. Come hai affermato tu ARD: “Il finanziamento in bundle è una novità. Crea un incentivo all’uso della mobilità elettrica e alla partecipazione alla creazione decentralizzata di elettricità”. Vuole cioè stimolare in modo specifico chi non ne ha ancora pannelli fotovoltaici sul tuo tetto per produrre energia elettrica, accumularla e usarla per la tua auto. Il Ministero dei Trasporti prevede l’afflusso di centinaia di migliaia richieste E famiglie privato. Il programma dovrà essere finanziato con il Fondo straordinario per il clima e la trasformazione (KTF) dotato di circa 35 miliardi di euro.

L’Automobilclub tedesco (AvD) vede fondamentalmente favorevolmente gli incentivi – riferisce l’emittente tedesca – ma critica le soglie per beneficiarne, considerate pure elevare e quindi non alla portata di tutti. Solo i privati ​​che hanno tterreno e spazio sufficienti; il settore immobiliare è prerequisito, mentre gli inquilini di un appartamento in città non potranno goderne. Il Ministro Wissing ha replicato alle critiche secondo cui il Governo ne ha già previste altre programmi diversi. In realtà, però, se il riferimento è da intendersi come il “Masterplan delle infrastrutture di ricarica I” del 2019, che aveva una capacità fino a 50 milioni di euroera anche diretto a proprietari. Ad agosto il Governo ha invece approvato un pacchetto di misure specifiche per diffusione del fotovoltaico di cui beneficiano anche gli inquilini che affittano piccoli impianti fino a 800 watt sui balconi, ma che non prevede finanziamenti pubblici ma solo agevolazioni burocratiche ed elimina l’obbligo del consenso del proprietario.

Il National Charging Infrastructure Center stima che tra 60 e 85% le procedure di ricarica dell’auto vengono effettuate a casa o al lavoro. Nel maggio 2023 il Centro contava quindi 688.562 stazioni di alimentazione private già finanziati e operativi, altri 285.887 in progettazione. Tuttavia anche il parco auto ha beneficiato del primo programma KfW Comune e di imprese. Pertanto, considerando anche gli impianti privati ​​non finanziati dalla mano pubblica, potrebbero già essere inclusi oltre un milione di stazioni di ricarica. Il nuovo programma di finanziamento del Ministero dei Trasporti dovrebbe ora essere inserito nel successivo “Masterplan per le infrastrutture di ricarica II” di febbraio prossimo per incentivare l’utilizzo della mobilità elettrica.

L’espansione delle infrastrutture di tariffazione pubblica e invece tardi. Nelle previsioni del Governo entro il 2030 dovrebbero circolare 15 milioni di auto elettriche con una disponibile milioni Di stazioni pubbliche di fornitura. L’Agenzia federale delle reti ne contava solo all’inizio di giugno 92.672 in funzione, di cui 17.029 a ricarica rapida. Anche se il primo obiettivo di almeno 50mila in due anni è stato raggiunto, restano comunque marcate differenze geografiche nella loro distribuzione e il tasso di aumento è insufficiente. Un deciso miglioramento del rapporto tra auto elettriche e punti di ricarica pubblici potrebbe derivare da una maggiore diffusione delle stazioni di ricarica veloce con capacità superiore a 22 kilowatt anche al di fuori dei confini nazionali. autostradema loro costo per molti comuni lo è troppo alto e questi possono di norma offrire solo normali punti di ricarica tra 3,7 e 22 kilowatt.

Il Governo si è impegnato a ridurli entro il 2030 emissioni di gas serra nel settore dei trasporti 48% stanziare per questo 6,3 miliardi di euro di espandere l’infrastruttura di ricarica elettrica fino al 2026. Dal 1 aprile 2023, secondo i dati dell’Autorità federale tedesca per la motorizzazione (Kraftfahrt-Bundesamt), le auto elettriche a batteria (BEV) immatricolate in Germania sono salite a 1.078.057calcolando anche quelli ibrido o anche celle a idrogeno (PHEV e FCEV). 1.955.885. Di per sé molti, ma comunque pochi in proporzione al parco auto totale di 48.848.346.

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