«Ce ne sono i 11mila»

In Veneto sono 11mila i capannoni abbandonati che potrebbero ospitare pannelli fotovoltaici sui propri tetti e contribuire in breve tempo al raggiungimento degli obiettivi di…

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In veneto Ci sono 11mila magazzini abbandonati che potevano ospitare sui loro tetti pannelli fotovoltaici e contribuire in breve tempo al raggiungimento degli obiettivi di produzione di energia rinnovabile definiti dall’art Pnrr. Ma sono utili crediti d’imposta duraturo e almeno il 50% dell’investimento iniziale per attivare questa rivoluzione “verde”.

Solo nella nostra regione ce ne sono 92mila magazzini, di cui il 12% inutilizzati

Fotovoltaico sui tetti dei magazzini

«Sarebbe opportuno utilizzarli almeno per produrre energia elettrica dal sole piccoli impianti da 12 a 200 kW, senza consumare suolo, deturpano i centri storici e hanno un impatto ambientale – spiega Moreno De Colpresidente di Cna del veneto, 20mila artigiani associati -. Le piccole imprese contribuirebbero così attivamente alla ripresa e alla transizione ecologica del Paese. È un’idea che potrebbe calzare perfettamente con gli obiettivi del Pnrr e rientrare quindi tra i possibili finanziamenti da attivare anche da altri capitoli”.

Credito d’imposta per i piccoli imprenditori

Ma la sfida che portano avanti gli artigiani Cna è più ampia: «La nostra proposta al governo lo è lanciare un credito d’imposta a lungo termine del 50%, credo 10 anni, per tutti piccoli imprenditori su cui vogliono investire solare proprio come accade oggi con le abitazioni private – spiega De Col – non limitatevi solo ai capannoni abbandonati. Ma intanto si potrebbe ripartire da quelli». Secondo il presidente della Cna del Veneto, questa proposta potrebbe portare alla produzione di «un terzo di energia elettrica verde in più rispetto a quella attuale: se poi abbiniamo questa iniziativa alla creazione delle comunità energetiche (per le quali mancano ancora i decreti attuativi) potremmo davvero avviare un ciclo virtuoso – evidenzia De Col, piccolo imprenditore edile – Oggi il credito d’imposta è solo del 6% se rientra nel capitolo Industria 4.0, troppo poco per attivare investimenti su larga scala.”

Parco fotovoltaico diffuso

La proposta è stata presentata dalla Cna alla cabina di regia di Palazzo Chigi il RepowerEUribadendo la necessità di coinvolgere le imprese private per sviluppare a parco fotovoltaico diffuso sfruttando magazzini e laboratori industriali che potessero accogliere un gran numero di pannelli senza consumare suolo, senza incidere negativamente sul paesaggio, in tempi relativamente brevi e in linea con i tempi stretti del Pnrr, «considerando che l’Italia sta accumulando un notevole ritardo rispetto l'”obiettivo di 7-8 GW di nuova potenza da fonti rinnovabili su base annua”. In Veneto il patrimonio immobiliare industriale è estremamente diffuso ed è detenuto in gran parte da PMI. Secondo la Cna regionale sono oltre 92mila i capannoni industriali, 32mila solo nel mezzo Padova e Trevisanodistribuita in 5.679 aree produttive (per 41.300 ettari di terreno).

Riduzione dei costi energetici

Secondo lo studio Cna, «le piccole imprese (che oggi si trovano a fronteggiare un gap del 30% rispetto ai concorrenti tedeschi) potrebbero così beneficiare di una riduzione dei costi energetici (fino al 60%) migliorando la loro competitività e consentendo all’Italia di accelerare il raggiungimento dei livelli energetici obiettivi di transizione.”

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