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In veneto Ci sono 11mila magazzini abbandonati che potevano ospitare sui loro tetti pannelli fotovoltaici e contribuire in breve tempo al raggiungimento degli obiettivi di produzione di energia rinnovabile definiti dall’art Pnrr. Ma sono utili crediti d’imposta duraturo e almeno il 50% dell’investimento iniziale per attivare questa rivoluzione “verde”.
Fotovoltaico sui tetti dei magazzini
«Sarebbe opportuno utilizzarli almeno per produrre energia elettrica dal sole piccoli impianti da 12 a 200 kW, senza consumare suolo, deturpano i centri storici e hanno un impatto ambientale – spiega Moreno De Colpresidente di Cna del veneto, 20mila artigiani associati -. Le piccole imprese contribuirebbero così attivamente alla ripresa e alla transizione ecologica del Paese. È un’idea che potrebbe calzare perfettamente con gli obiettivi del Pnrr e rientrare quindi tra i possibili finanziamenti da attivare anche da altri capitoli”.
Credito d’imposta per i piccoli imprenditori
Ma la sfida che portano avanti gli artigiani Cna è più ampia: «La nostra proposta al governo lo è lanciare un credito d’imposta a lungo termine del 50%, credo 10 anni, per tutti piccoli imprenditori su cui vogliono investire solare proprio come accade oggi con le abitazioni private – spiega De Col – non limitatevi solo ai capannoni abbandonati.
Parco fotovoltaico diffuso
La proposta è stata presentata dalla Cna alla cabina di regia di Palazzo Chigi il RepowerEUribadendo la necessità di coinvolgere le imprese private per sviluppare a parco fotovoltaico diffuso sfruttando magazzini e laboratori industriali che potessero accogliere un gran numero di pannelli senza consumare suolo, senza incidere negativamente sul paesaggio, in tempi relativamente brevi e in linea con i tempi stretti del Pnrr, «considerando che l’Italia sta accumulando un notevole ritardo rispetto l'”obiettivo di 7-8 GW di nuova potenza da fonti rinnovabili su base annua”. In Veneto il patrimonio immobiliare industriale è estremamente diffuso ed è detenuto in gran parte da PMI. Secondo la Cna regionale sono oltre 92mila i capannoni industriali, 32mila solo nel mezzo Padova e Trevisanodistribuita in 5.679 aree produttive (per 41.300 ettari di terreno).
Riduzione dei costi energetici
Secondo lo studio Cna, «le piccole imprese (che oggi si trovano a fronteggiare un gap del 30% rispetto ai concorrenti tedeschi) potrebbero così beneficiare di una riduzione dei costi energetici (fino al 60%) migliorando la loro competitività e consentendo all’Italia di accelerare il raggiungimento dei livelli energetici obiettivi di transizione.”
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