Quanto costa un impianto fotovoltaico nel 2024?

Impianto fotovoltaico: quali sono i costi dei kit e i bonus? Guida sulla stima dei consumi e il calcolo della potenza dei pannelli. Infine, raccolta delle opinioni dai forum al fine di comprendere la convenienza.Impianto fotovoltaico costo funzionamento vantaggi svantaggi

Considerati i notevoli aumenti dell’energia, installare un impianto fotovoltaico sembrerebbe molto conveniente.

Inoltre, per diffondere ulteriormente l’uso delle rinnovabili, l’Agenzia delle Entrate ha da tempo messo in campo differenti incentivi e detrazioni fiscali sul fotovoltaico.

Premesso ciò, sicuramente ti sarai posto delle domande: come devo procedere, quanto mi costerà, devo contattare un tecnico, che tipi di impianti esistono, quali sono le agevolazioni?

Non preoccuparti, con questa guida cercherò di semplificarti al massimo la questione, illustrandoti ogni aspetto legato a questo impianto.

Partiamo subito, vedendo gli argomenti trattati:

 

Prima di valutare il prezzo di un impianto, dovrai comprendere, almeno in pre-dimensionamento, la potenza di cui necessiti per coprire i la gran parte dei tuoi consumi.

Infatti, la potenza dell’impianto dipende dai consumi annui in kWh della tua famiglia. I kWh (chilowattora) indicano i kW consumati moltiplicati per le ore di accensione dei tuoi elettrodomestici. Per stimarli, è sufficiente utilizzare la seguente formula:

Consumo annuo = 500 kWh + (500 kWh x numero di persone che vivono in casa)

Il che significa:
consumo annuo familiare di energiaE così via.. 

Ora che hai stimato i tuoi consumi in kWh, occorre determinare di quanti kW dovrà garantire il tuo impianto fotovoltaico per compensare i kWh annui consumati:

considera che un kW di un impianto fotovoltaico produce, in media, circa 1250 kWh. Dico in media, in quanto, la produzione dipende dal luogo dove è situato l’impianto, dalla qualità del prodotto installato, dai fattori climatici etc.

A questo punto, abbiamo tutti gli elementi per scegliere la potenza del tuo impianto:

Consumi potenza e superficie impianto fotovoltaico

Semplificando, se vivessi da solo, oppure con un’altra persona, per soddisfare i tuoi bisogni energetici annui, ti sarebbero sufficienti 9 mq di copertura o di giardino, oppure 11 mq se optassi per il pannello in policristallino (ormai in disuso), e un impianto da 1,5 kW.

Se la tua famiglia fosse composta da 3 a 5 persone, per soddisfare i bisogni energetici, ti sarebbero sufficienti 18 mq di copertura o di giardino, oppure 22 mq se optassi per il pannello in policristallino (ormai in disuso), e un impianto da 3 kW.

Se avessi una famiglia numerosa, oppure una grande casa, avresti bisogno di 30 mq di copertura o di giardino, oppure 36 mq se optassi per il policristallino (ormai in disuso), e un impianto da 5 kW.

Passiamo agli aspetti economici:

Gli impianti fotovoltaici residenziali che troverai in commercio potrebbero produrre le seguenti taglie: 1,5 – 3 – 5 – 6 kW. Spesso e nel tempo, all’aumentare dei consumi, gli impianti vengono ampliati.

Ti premetto che, gli impianti vengono venduti in kit composti dall’impianto, oltre all’installazione e le pratiche necessarie per le detrazioni, il Comune e il GSE.

Nella tabella ho cercato di sintetizzarti costi e caratteristiche delle taglie più vendute, cosi da farti realizzare la miglior scelta:

prezzo impianto fotovoltaico

Per ottenere il prezzo medio, ho semplicemente richiesto su internet i preventivi. Le aziende rispondono in pochi minuti. Approfittane!

Ho pensato che potrebbe interessarti anche l’articolo sulle migliori marche di impianto fotovoltaico.

Per un impianto da 3 kW, sufficiente per una famiglia di 4 persone che abita in un appartamento di 100 mq, il kit compreso di:

      • pannelli fotovoltaici (in genere 8 pannelli);
      • struttura di sostegno e fissaggio;
      • inverter e ottimizzatori;
      • impianto di terra;
      • quadri elettrici;
      • cavi, canale, cavidotti, connettori e accessori elettrici di collegamento;
      • progettazione;
      • trasporto, installazione dell’impianto e collaudo
      • comunicazione ENEA per le detrazioni fiscali e bonus.
      • pratica GSE per l’attivazione del Contratto di Scambio sul Posto o per il Ritiro Dedicato (se previste ed applicabili);
      • pratiche per la connessione dell’impianto e coordinamento con il gestore locale;
      • dichiarazione di conformità dell’impianto;

costa in media tra i 5.500 € nel caso di pannelli economici e circa 7.500 € per i kit top di gamma.

Ipotizzando un accumulo di 3 kWh, il costo di quest’ultimo si aggira attorno ai 2.000 €. Mentre, per un accumulo da 5 kWh, il costo delle batterie si aggira attorno ai 3.000 €.

 

Mentre, per un impianto da 6 kW, sufficiente per una famiglia di 6 persone che abita in un appartamento di 150 mq, il kit completo degli elementi sopracitati

costa in media tra i 7.000 € nel caso di pannelli economici e circa 10.000 € per i kit top di gamma.

Ipotizzando un accumulo di 15 kWh, il costo di quest’ultimo si attesta attorno ai 9.000 €. Mentre, per un accumulo da 5 kWh, il costo delle batterie si aggira attorno ai 3.000 €.

Quanto costano le batterie di accumulo?

Anche nel caso delle batterie di accumulo per lo stoccaggio dell’energia prodotta dai pannelli, in passato, il prezzo è stato notevolmente influenzato dal massimale imposto per il Superbonus. Ad oggi, il costo dipende anche dal brand della batteria: scopri le migliori batterie del mercato.

Vediamo gli incentivi messo in capo l’Agenzia delle entrate per spingerci alla transizione green:

bonus fotovoltaico

Arriviamo all’aspetto positivo. L’installazione dei pannelli fotovoltaici rientra tra le opere soggette a detrazione fiscale per le ristrutturazioni al 50 %. L’importo massimo di spesa ammessa al beneficio delle detrazioni per ristrutturazione è di 96.000 €. Per cui l’ammontare massimo della detrazione è di 48.000 euro in 10 rate annuali.

Inoltre, qualora installassi i pannelli contestualmente ad uno dei tre interventi trainanti del Decreto Rilancio, potrai approfittare del Superbonus al 110% – 90% nel 2023, 70% nel 2024 e 65% nel 2025.

Per approfondire, ti consiglio la lettura dell’articolo sugli incentivi che riguardano il fotovoltaico.

L’installazione dei pannelli fotovoltaici ricade tra gli interventi di manutenzione ordinaria (art. 6 del Testo Unico sull’Edilizia). La manutenzione ordinaria, ad oggi e in generale, non richiede alcun permesso in comune (consiglio di verificare il regolamento edilizio del luogo di ubicazione della casa, per eventuali deroghe).

Attenzione, qualora il tuo edificio sia vincolato o ricada in luoghi di particolare pregio paesaggistico, per installare i pannelli necessiti del nulla osta della Soprintendenza (ufficio cui spetta il compito della tutela dei beni culturali del paese). In questi casi, non sempre sarà possibile collocare i pannelli. In generale, la Soprintendenza richiede pannelli rossi e integrati nella copertura.

fotovoltaico zona vincolata soprintendenza

Energia in eccesso: impianto stand alone o grid connected?

In commercio, esistono due funzionamenti degli impianti fotovoltaici:

      • Ad isola, detto anche stand alone. L’energia fornita dal pannello, momentaneamente non utilizzata, viene usata per caricare le batterie. Quando il fabbisogno aumenta, o quando il modulo fotovoltaico non funziona (per esempio di notte), viene utilizzata l’energia immagazzinata in questi accumulatori. Viene spesso utilizzato nelle zone non raggiunte dalla rete di distribuzione elettrica.
      • per immissione in rete, detto grid connected, l’energia momentaneamente non utilizzata viene immessa nella rete pubblica. Il gestore, di solito l’Enel, fornirà questa l’energia eccedente a tutti gli altri utenti collegati alla rete elettrica. Nelle ore serali e di notte la corrente elettrica può essere nuovamente prelevata dalla rete pubblica. Naturalmente, qualora dovessi optare per questo impianto, ti verrà pagata l’energia immessa in rete. Tutto ciò aiuta ad ammortizzare gli investimenti in tempi relativamente brevi. 

Vengono installati due contatori: uno che contabilizza l’energia elettrica fornita dall’impianto fotovoltaico alla rete e l’altro che contabilizza l’energia elettrica che l’utente preleva dalla rete.

Può essere installato in qualsiasi posto che disponga di un allacciamento standard alla rete pubblica, come abitazioni, uffici, stabilimenti industriali, officine artigianali, banche, scuole, edifici pubblici, ecc.

Esiste una terza possibilità, l’impianto misto, collegato sia alle batterie e sia alla rete pubblica.

Tipi di pannelli fotovoltaici: monocristallini, policristallini o in film sottile.

In commercio potresti incappare in pannelli in:

– monocristallino: celle caratterizzate dal più alto grado di purezza del silicio. Di conseguenza sono le più efficienti con rendimenti (rapporto tra luce solare che viene convertita in energia elettrica) intorno al 12-19 %. I pannelli sono i più costosi e vengono utilizzati quando non si dispone di molto spazio. Ad oggi, sicuramente il più diffuso.

– policristallino: ottenute per fusione degli scarti dei moduli monocristallini. Il costo, rispetto ai monocristallini, è minore così come il rendimento (10, 12%). Sono i più utilizzati!!!! C’è da sottolineare che la differenza, in termini di qualità, tra mono e policristallino, con l’evolversi della tecnologia, si sta assottigliando;

– film sottile: realizzate da una pellicola sottile di materiale fotovoltaico. Questo tipo di cella ha il rendimento minore (4 – 8%) ma è più economica. Sono moduli meno efficienti ma abbastanza diffusi vista l’economicità e la versatilità (può essere flessibile e può essere in grado di ricoprire ed adattarsi perfettamente ad una moltitudine di differenti strutture architettoniche).monocristallino policristallino film sottile

Attenzione!!! Un’efficienza minore non si traduce in una minore qualità dei pannelli, ma in una maggiore superficie necessaria per generare la stessa potenza.

Quindi, la scelta del tipo di pannello, dipende dalla superficie a disposizione, in giardino o sul tetto, per l’installazione dei pannelli.

Per distinguere il tipo di pannello, basta osservare la geometria delle celle:

L’elenco sotto ci fornisce con estrema chiarezza di quanti metri quadri di superficie abbiamo bisogno per generare un 1kw e cioè 1.000 W di potenza (una lampadina ha una potenza di 24 w).

1kW monocristallino occorrono 5 mq

1kW policristallino occorrono 7,24 mq

1kW film sottile occorrono 11,0 mq

Per generare 1 kW con il film sottile ci vuole più del doppio dei metri quadri rispetto al monocristallino!!

A titolo di esempio, un buon impianto che genera 3 kWp necessita di: 15 mq di pannelli monocristallino o 21 mq di pannelli in policristallino oppure 33 mq di film sottile;

Per concludere il paragrafo, i pannelli possono essere disposti su strutture fisse o su strutture in grado di seguirne il movimento del sole (impianto ad inseguimento), allo scopo di incrementare la captazione. 

In Italia, l’esposizione ottimale per moduli fissi è verso Sud, con un’inclinazione di circa 30-35 gradi. Potresti installarli anche verso sud o est, sconsigliato il nord.

Quali sono i costi di manutenzione ed esercizio?

Naturalmente mantenere in efficienza un impianto ha un costo. Tra le spese più rilevanti abbiamo: manutenzione, riparazioni, sostituzioni degli inverter, moduli, fusibili, scaricatori di sovratensioni, interruttori e spese per la pulizia dell’impianto.

costi di esercizio medi di un impianto fotovoltaico costruito a regola d’arte e gestito in modo efficiente oscillano tra i 3–10 centesimi ogni kWh. L’ampio range è dovuto al fatto che i costi di esercizio ordinari di un impianto dipendono da molteplici fattori. 

Un costo medio relativo alla manutenzione, ma molto variabile, si aggira intorno ai 3.500 € in 25 anni.

Vantaggi e svantaggi

Sicuramente, il fotovoltaico ha più vantaggi che svantaggi. Vediamo le principali qualità:

– se vivessi in una abitazione isolata potresti generare corrente senza il supporto del gestore;

assenza di emissione di sostanze inquinanti e risparmio di combustibili fossili (metano, gpl, gasolio);

– ridotti costi di esercizio e manutenzione;

– modularità del sistema (per incrementare la potenza dell’impianto è sufficiente aumentare il numero di moduli);

– più importante: risparmio economico e guadagni  (pochi) nel caso di impianto grid connected.

Mentre i principali svantaggi sono:

costo iniziale per la realizzazione di un impianto fotovoltaico ancora piuttosto elevato. È comunemente noto che negli ultimi due decenni i prezzi degli impianti fotovoltaici «chiavi in mano» sono calati vertiginosamente per poi risalire a causa della carenza di materia prima e del Superbonus. Oggi, sono nuovamente in calo. Al di là di questo e facendo due calcoli, mediamente in 8 anni l’investimento viene ripagato. Considerando la vita utile di questi impianti che è di circa 20 / 25 anni, ti restano minimo 12 anni di corrente “gratuita”;

– produzione di elettricità discontinua a causa della variabilità della fonte energetica solare, sopperita dalle batterie e dalla connessione alla rete.

Sono sicuro che ti stati chiedendo se questo impianto è ancora conveniente? Vediamo cosa ne pensano i proprietari degli impianti:

Recensioni nei forum e convenienza.

Negli ultimi anni c’è stato un vero e proprio boom di impianti fotovoltaici installati grazie al Superbonus e alle comunità energetiche. Ad oggi, in Italia, se ne contano oltre un milione, per la grande maggioranza di piccole dimensioni. 

Inoltre, per legge, gli edifici di nuova costruzione devono coprire, tramite il ricorso a energia prodotta da fonti rinnovabili, il 50% dei consumi previsti per l’acqua calda sanitaria, il riscaldamento ed il raffrescamento.

Nei forum, i consumatori che hanno installato i pannelli,  sono sostanzialmente soddisfatti. Alcune lamentele si riscontrano sui kWh generati, che, in alcuni casi, risultano inferiori rispetto a quelli previsti.

Spero che l’articolo ti sia stato utile. A presto, Vincenzo.

 

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